Devo necessariamente far eseguire opere murarie per installare un impianto di sicurezza?

No. Le soluzione via radio permette la realizzazione di un impianto completo anche senza avere già una predisposizione e senza operare, rotture o tracce nei muri. La competenza e l’alta manualità, che nasce da decenni di esperienza, dei ns. tecnici permette poi di cablare gli apparati quali tastiere e sirene anche in assenza di predisposizioni.

È possibile comandare il sistema antifurto quando si è fuori casa?

Certamente, le operazioni da remoto sono attuabili tramite una semplice telefonata, sms o utilizzando una App (per IOS e Android); è possibile gestire in piena sicurezza tutti i programmi di inserimento, leggere tutti gli eventi memorizzati della centrale e comandare inserimenti a distanza.

Se va via la corrente l’impianto si spegne?

Se va via la corrente ci sono un sistema di batterie tampone che mantiene operativo l’impianto secondo quanto stabilito dalla normativa tecnica di riferimento. Inoltre, se attraverso i moduli di comunicazione PSTN-GSM e TCP/IP, sarete avvertiti della mancanza di corrente e successivamente della batteria scarica tramite sms ed e-mail.

Posso inizialmente far realizzare un impianto “base” e poi ampliarlo successivamente?

Certamente. I nostri impianti sono progettati in maniera modulare e scalabile, affinchè si possa in qualsiasi momento ampliare ed upgradare il suo sistema.

Stiamo ristrutturando casa: siamo indecisi se realizzare l’impianto di allarme… è costosa la predisposizione?

In fase di ristrutturazione è molto utile almeno predisporre l’impianto di allarme. Si potrà progettare in modo ottimale un impianto filare con percorsi dedicati e separati dagli altri impianti domestici (luce, antenna, telefono) raggiungendo tutte le posizioni desiderate senza installazione visibile. Il costo della predisposizione è marginale e comunque più che ripagato quando si passa all’installazione delle apparecchiature. Anche per la predisposizione è fondamentale la buona progettazione del sistema in base alle necessità specifiche del cliente.

Quanto costa un impianto per il mio appartamento?

Il costo di un impianto può variare, esso è scaturito da un attenta valutazione da parte dell’installatore professionista, il quale dopo aver esaminato la struttura e dopo aver valutato insieme al cliente il livello di sicurezza da raggiungere, propone delle soluzioni tecniche specifiche per le esigenze del cliente.

La sirena scoraggia i ladri?

É un buon deterrente ma non basta: per sfruttare al meglio il sistema d’allarme vivamente consigliato integrare gli impianti con sistemi di comunicazione allarme tipo PSTN/GSM/UMTS/TCP-IP.
Questo permette di avvisare in tempo reale di ogni evento generato sul tuo impianto, attraverso le diverse modalità e tecnologie di invio. Possono essere allertati attraverso tecnologie diverse un numero significativo di contatti.

Ho un animale domestico in casa. Come faccio ad evitare che l’antifurto vada in allarme erroneamente? Esistono speciali sensori che permettano di lasciarlo libero per casa?

Grazie alla possibilità di attivare o disattivare, attraverso una attenta programmazione, parzialmente dei settori del sistema di allarme è possibile, ad esempio, escludere i sensori volumetrici ed attivare solo quelli perimetrali quando è presente l’animale mentre, quando la casa è completamente disabitata, attivare tutti i sensori.
Esistono in commercio i sensori con la funzione di PET IMMUNE.

Riescono a discriminare animali di piccola taglia dall’elemento umano. La cosa migliore è di limitare lo spazio all’animale e utilizzare tali sensori solo in quell’area.

È facile disabilitare o neutralizzare un antifurto senza fili?

Se l’impianto di allarme è stato progettato ed installato con competenza e utilizzando componenti di qualità non è facile neutralizzare un antifurto via radio. Gli attacchi possibili (anche se poco probabili ) sono sostanzialmente due e li dettagliamo di seguito.

  1. Simulare le funzionalità del telecomando di sicurezza. Alcuni sistemi di allarme, non più in commercio e che raramente sono ancora installati e attivi, si basano su semplici segnali radio per inserire e disinserire gli impianti di antintrusione. Questi segnali sono segnali radio che possono essere “letti” o “ricevuti”da particolari dispositivi, registrati e re-inviati all’esterno, per esempio attivando e/o disabilitando l’allarme. I sistemi di allarme attualmente sul mercato fanno uso di tecniche di crittografia piuttosto sofisticate per proteggere le loro comunicazioni e quindi questa tecnica non è più utilizzabile.
  2. Interferenza con i dispositivi di rivelazione ( contatti magnetici, volumetrici IR, volumetrici DT ecc ecc). Per le stesse motivazioni tecniche già esposte, è sostanzialmente impossibile interferire con i sensori radio. I sistemi di allarme installati dalle aziende specializzate, come la nostra, sono dotati di appositi sistemi anti-sabotaggio, affinchè se qualcosa/qualcuno interferisce con le comunicazioni tra la centralina ed i sensori viene generato un allarme.

I dispositivi via radio di un antifurto sono dannosi per la salute?

No, un impianto antintrusione con dispositivi wireless (anche se composto da numerosi componenti) non costituisce un rischio per la salute delle persone. In molti pensano che questi dispositivi irradiano onde radio in modo da trasformare le nostre abitazioni in forni a micro-onde, ma la realtà è del tutto diversa. Prima di tutto va detto che la normativa di legge impone che la potenza erogata dei dispositivi non deve essere superiore ai 10 milliwatt, quindi per fare un esempio pratico di 200 volte inferiore alla potenza erogata da un telefono cellulare.

Ne consegue che la tossicità per le persone è nulla anche in considerazione del fatto che a differenza del cellulare questi dispositivi sono parecchio lontani dal nostro corpo.

Quanto durano le pile che alimentano i sensori senza fili? Come faccio a sapere quando devo cambiare la batteria di un sensore senza fili?

In un sistema antifurto wireless, la durata delle batterie dei sensori varia a seconda dell’uso e dal numero di volte che un sensore si attiva. Va precisato che in un sistema wireless, i sensori funzionano anche a impianto spento, per questo tendono a scaricarsi. A solo titolo di esempio, se i sensori sono installati in un’attività commerciale dove l’apertura del varco e la relativa segnalazione è continua e costante, le batterie possono durare anche meno di un anno; invece la batteria di un sensore installato su una finestra di una abitazione che raramente viene aperta, la sua durata potrebbe arrivare anche a quattro anni.

Sono molteplici le ragioni che determinano oggigiorno la durata delle batterie, dal luogo di stoccaggio del rivenditore al consumo del sensore stesso ( in base a quanto descritto sopra ), ma una buona abitudine prevede la sostituzione delle batterie ogni 2 anni.

Un professionista installerà sempre un impianto che sia dotato di una tastiera di gestione, con display o tastiere touch , che attivano un vero e proprio “dialogo” con l’utente. In questo modo il sistema ci allerta con largo anticipo della necessità di sostituire la batteria del sensore.

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